Umami Beer
Dolce, amaro, acido, salato e umami: il quinto gusto.
Umami in lingua giapponese vuol dire “saporito”, “succulento”, “molto buono”. Con questa idea in testa, Monia e Roberto già nel 2012 iniziano a pensare a come concretizzare la passione per la cucina in un ristorante sufficientemente “semplice” da essere alla portata di tutti, ma curato nei più piccoli dettagli e, soprattutto, con dei piatti che si abbinino alla perfezione alla birra artigianale. Così, dopo oltre due anni di studio non solo teorico, il primo febbraio del 2014 nasce Umami Beer.
Difficile definire con una semplice parola, con una categoria, che ristorante sia Umami Beer.
È una birreria? Sì, la selezione di birra artigianale è piuttosto ampia: 60/70 etichette in bottiglia e 9 spine tutte in costante rotazione.
È una hamburgeria? Sì, facciamo anche hamburger. Studiamo la carne, scegliamo i tagli, prepariamo in casa gli impasti, cerchiamo l’equilibrio dei condimenti e, dopo averli assaggiati, se siamo soddisfatti arriveranno sul vostro tavolo.
È un'enoteca? Anche. Abbiamo una discreta selezione di vini, scelti tra piccoli produttori d’eccellenza soprattutto italiani, ma anche esteri.
È un ristorante classico? Non proprio. Ma puoi scegliere dal menù anche una carne, come ad esempio una tagliata rivisitata alla Umami Beer.
È un ristorante fusion? A volte. Ci piace fondere le materie prime del nostro territorio, protagoniste dei nostri piatti, con i sapori e le spezie di altre tradizioni culinarie, così da esaltarne reciprocamente il gusto.
Umami Beer è soprattutto un luogo dove poter passare un'ora o una serata tranquilla in compagnia, in ascetica solitudine o chiacchierando con l'Oste di turno, mangiando e sorseggiando qualcosa di Umami: qualcosa di buono.
Umami Beer è fatto soprattuto dalle persone che ci lavorano, che ogni sera "ci mettono la faccia". Ve li presento di seguito.
Roberto.
Monia
Nasce a Varese da papà umbro e mamma lombardo-veneta. Pensando ad Umami Beer scopre nel suo DNA contaminazioni delle tradizioni culinarie che, passando da Sellano, vanno da est ad ovest dello Stivale. Non c'è da stupirsi se sul menù di Umami Beer troverete l'attorta o la tartare di fassona piemontese con una rivisitazione di casoeûla di contorno. Ex astemia convinta, ma non troppo, nel 2013 è degustatrice professionista di birra. Si avvicina con timore, ma con determinazione, al vino: Champagne e Metodo Classico le sue scelte definitive. Appassionata scopritrice della cucina orientale.
Roberto
Classe '76, cresciuto culinariamente da nonna Sandra a pane, olio e frattaglie dei vari animali da cortile che allevava. Sviluppa la passione per la birra sin da bambino, tanto che non ricorda bene la prima volta che ha assaggiato la bionda bevanda. Coltiva sin da giovane una passione viscerale per il cibo, la cucina e il beverage, restando sempre a cavallo tra le tradizioni e la scoperta di nuovi sapori. È degustatore professionista di birra, sommelier AIS, laureato in tecnologie alimentari, onnivoro (purchè sia buono). Coltiva, oltre che per la cucina, la passione per le scienze, la tecnologia e i motori. Piatti preferiti: antipasti e secondi. Bevuta preferita: tutto dipende dal piatto! Odia: gli sprechi di cibo.
Benedetta
Nasce nel borgo delle Gaite e cresce tra gli ulivi, il buon cibo e le tradizioni culinarie di famiglia. Dopo la laurea scopre di non riuscire a frenare la passione per la cucina, e così frequenta diversi corsi, in particolare nell'ambito della pasticceria. La sua formula segreta? Studiare, sperimentare e provare il giusto mix di innovazione e tradizione. Amante del buon cibo e del bere bene, quando non sta preparando o sperimentando qualche nuovo dolce da Umami Beer, gira ristoranti in cerca di ispirazione.
Luca
Varca per la prima volta la soglia di Umami Beer al taglio del nastro come cliente, e da quel giorno non ne è più uscito. Tranquillo come le rocce che ha studiato, appassionato di birra e dei derivati distillati da cereali vari, ogni sera cerca la giusta miscela alchemica per riempire i vostri bicchieri. Nel tempo libero suona il suo basso e ascolta musica - rock, ovviamente.
Laura
Diffidate delle sue forme esili, se vi dovesse venire in mente di invitarla a cena. Sarà che alla nascita ha respirato la stessa aria di Taz che, dopo aver divorato il suo piatto, e anche un po' del vostro, il conto crescerà inesorabilmente. Forse insoddisfatta della sua laurea in architettura, forse alla ricerca delle cause del suo appetito, arriva da Umami Beer nel 2018 per dispensare consigli e sorrisi in ogni lingua. Sommelier AIS, curiosità inarrestabile, habitus onnivoro con marcata predilezione per le proteine i parametri per scegliere il giusto calice da abbinare.